…tra storia, tradizioni, profumi, sapori e natura

L’indagine etimologica di Benevento, risale al IV sec. a.c. con il ritrovamento di una moneta recante incisa, la scritta “MALIES”. Da questa parola greca, la derivazione: MALOENTON tipica espressione del dialetto etolico.

Maloenton si avviava ad essere un prosperoso centro del Sannio e durante la prima guerra sannitica (314 a.c.), subirà altre deformazioni in MALEVENTUM, mentre l’ultima, si ascriverà ai superstiziosi Romani quando nel 275 a.c., dopo aver sconfitto l’esercito di Pirro, vollero attribuire a questo luogo, il nome augurale di “BENEVENTUM” cioè (bonum eventum).

Ogni città d’Italia possiede il suo stemma municipale e Benevento, nobilissima città della Campania, si vanta di essere rappresentata da un cinghiale “stolato” pronto al sacrificio. La leggenda attribuisce la fondazione della città, all’eroe etolo Diomede, avvenuta probabilmente nell’anno 1200 a.c. dopo la distruzione di Troia. La città fu dedicata allo zio Meleagro, morto a seguito di una ferita provocatagli appunto da un cinghiale in una battuta di caccia.
Questo antico popolo italico, osco-sabellico, giunge in questa terra fertile bagnata da due fiumi, ed essendo dedito all’agricoltura e alla pastorizia, stabilisce qui la sua dimora. Oggi la forza di carattere degli antichi sanniti riemerge, tra l’altro, nei riti penitenziali che si svolgono ogni sette anni a Guardia Sanframondi, quando schiere di incappucciati, in onore della Madonna Assunta, percorrono le strade del borgo cittadino percotendosi con catene o con le spugne irte di spilli.

Il Sannio dedica circa 15.000 ettari alla vite ed offre 1.400.000 quintali d’uva.

Nelle sue contrade si trovano oltre dieci diverse aree (sottozone) dedicate al vino, a testimonianza di una nobiltà ed un fascino antichi. Aglianico, Falanghina, Greco, Fiano, Coda di Volpe, sono solo alcuni dei vitigni autoctoni più celebri ed apprezzati del Sannio.
I DOC del Sannio sono i portabandiera di un prodotto che si sposa amabilmente con la cucina locale, dai tradizionali sapori mediterranei e dal gusto ineguagliabile. Gli ingredienti base della gastronomia del Sannio sono quelli di cui per secoli ha disposto una comunità di contadini e pastori: ortaggi freschissimi, carni di agnello e capretto, fari-nacei vari. Celebri sono gli insaccati, le
soppressate, i prosciutti, ancora oggi elaborati seguendo ricette antichissime. Altrettanto saporiti e nutrienti sono i vari tipi di pasta fatta a mano, fusilli, cicatielli, tagliarelle, lagana o laanella. Tali saporose specialità richiedono buoni e robusti vini ed a tanto il Sannio generosamente provvede.
Tutto in un territorio non contaminato dall’industrializzazione, dove il tempo sembra essersi fermato e dove i mala eventa sono solo un lontano ricordo.

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